Addio a Remo Ceriotti, il Mr. Cadillac dei Mismountain Boys

Quella tra Remo Ceriotti e la sua Isabella Saradini era una storia d’amore d’altri tempi. Una favola scandita dai ritmi della musica country che si è spezzata troppo presto. Mr Cadillac, così come tutti lo chiamavano per la sua passione per l’America e le auto d'epoca, si è spento il 21 marzo all'età di 53 anni a causa di un male incurabile contro il quale lottava con tenacia dal 2020.

Originario di Azzano San Paolo, Ceriotti faceva parte dell’organico della Sacbo, società che gestisce l’aeroporto di Orio. Prima di approdare allo scalo orobico, aveva collaborato con altre note realtà del territorio, come Italcementi e Zurigo Assicurazioni.

La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente anche il sindaco Lucio De Luca che il 24 settembre 2020 nel palazzo comunale aveva officiato le nozze di Remo e Isabella. Una cerimonia originale, la prima in stile western, con tanto di canzoni tipiche in sottofondo e duetto canoro dei neo sposi. La coppia, infatti, faceva parte della Mismountain Boys, una bluegrass band attiva in Bergamasca dal 2005. La sposa, vestita con un tradizionale abito lungo bianco, reso speciale da un cappello da cowboy, era arrivata in piazza IV novembre a bordo di una Cadillac davanti agli occhi stupiti di parenti e curiosi. Ceriotti era infatti un collezionista di auto d'epoca. Possedeva nove vetture americane custodite gelosamente in un capannone. Durante i suoi frequenti viaggi in America, andava spesso alla ricerca di pezzi di ricambio originali per rimettere in pista i suoi cimeli vintage su quattro ruote. (Leggi l'articolo qui).

«Mi dispiace tanto - commenta Lucio De Luca -. L'ho conosciuto non molto tempo fa, in occasione del suo matrimonio che celebrai io. Sicuramente è stato uno dei più singolari, in stile Western e con musica Country. Fuori ad aspettare gli sposi una delle sue macchine americane. Come sempre, giorni prima del matrimonio, incontrai i futuri sposi, Remo e Isabella. In quel contesto ebbi l'occasione di conoscerli meglio. Mi raccontarono come si erano conosciuti e delle loro passioni, la cultura country e la musica. Mi parlarono anche della malattia di Remo. Non nascondo che mi sorprese e mi commosse vedere la forza, l'entusiasmo, la simpatia e la consapevolezza di entrambi ma, soprattutto di Remo. La notizia, benché fosse attesa, mi ha colpito molto. Mi stringo a Isabella e a tutti gli amici e le persone che gli volevamo bene. Se il paradiso può avere la forma delle nostre passioni, quello di Remo sarà sicuramente il Texas o l’Arizona o magari il  Wyoming, tra deserti e praterie, in qualche ranch, o percorrendoli su un cavallo o su una cadillac cabriolet bianca».

Dopo il matrimonio la coppia si era trasferita a Presezzo, paese d'origine di Isabella. È lo stesso Remo, in un'intervista rilasciata a Prima Bergamo nel 2020, a ricordare il loro primo incontro: «Ho visto per la prima volta la mia futura moglie per caso a dicembre 2007 dopo un concerto - diceva -. Io e la mia band siamo andati a mangiare una pizza al “Black horse” di Presezzo, locale gestito da Isabella e dalla sua famiglia. Ci siamo atteggiati da superstar, vestiti com'eravamo coi costumi di scena e, visto che eravamo alla ricerca di nuovi ingaggi, ci siamo proposti come musicisti per il locale. All'inizio Isabella ci guardava un po' dall'alto in basso. Poi ho scoperto che anche lei amava suonare la chitarra e cantare brani country. Qualche tempo dopo è venuta ad assistere a un nostro concerto ad Azzano San San Paolo dove è stata invitata a salire sul palco e si è esibita in una canzone di Mark Knopfler. Poi ci siamo rivisti a una fiera equina (Isabella è anche una veterinaria di cavalli), ha iniziato a seguirci in sala prove e col tempo è diventata parte integrante della band. Piano piano è sbocciato anche un sentimento tra noi».  

Remo aveva conosciuto il mondo stelle a strisce attraverso la passione trasmessagli dallo zio materno Emilio Fumagalli, pittore, scultore e polistrumentista. Si era laureato in Economia e commercio discutendo una tesi sugli “Eighteen wheelers”, i truck americani. Nel frattempo aveva iniziato a strimpellare il 5th string banjo, la chitarra, la squareneck dobro e la pedal steel. Dal 2002 aveva iniziato la spola verso gli Stati Uniti con un ritmo di tre viaggi all'anno alla ricerca delle origini del sogno americano. Nel 2005 aveva risposto a un annuncio sull'inserto domenicale gratuito di un quotidiano locale in cui si ricercava una chitarra e una voce per formare un gruppo. Così era iniziata la storia dei Mismountain Boys.

Nel 2019 Ceriotti si era reso protagonista di una coincidenza straordinaria. Il 12 ottobre 1944 un cacciabombardiere da sette tonnellate pilotato dall'americano George Dorval venne abbattuto dalla contraerea in un raid diretto all’aeroporto di Orio al Serio. Quel pilota 22enne venne curato all’ospedale militare da Elisa Scarpellini di Colognola, la zia di Mr Cadillac, che all'epoca faceva la crocerossina. Quando George guarì, si scambiarono gli indirizzi e lui mostrò sempre grande riconoscenza alla zia, inviandole alcuni pacchi e tornando a trovarla nel 1967. In epoche recenti, Remo aveva aiutato il figlio Christopher Dorval, che ha lavorato alla Casa Bianca nello staff del presidente Bill Clinton, a ricostruire la storia di suo padre George.

Carattere aperto, socievole, sempre disponibile, Remo ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti coloro che hanno incrociato il suo percorso. L’amata moglie Isabella, ora chiusa in un profondo dolore, ha rivolto un particolare ringraziamento ai dottori Bernini, Bianchi, Bonfanti, Guerrasio, Magnoni che lo hanno seguito e sostenuto in questo lungo percorso di malattia, alle sue colleghe Ilaria, Chiara e Raffaella che gli sono state vicino, ai tanti amici e colleghi che lo hanno supportato e incoraggiato.

Tanti i messaggi di cordoglio comparsi in questi giorni sulla sua pagina Facebook così come molte sono state le persone che ieri giovedì 24 marzo alle 15 hanno partecipato al funerale nella parrocchiale di Azzano San Paolo. Tra loro anche i musicisti che hanno condiviso con Remo un pezzo di vita e che, prima e dopo la celebrazione, hanno dato al loro amico l'estremo saluto con un omaggio musicale sul sagrato della chiesa.

Laura Ceresoli

(Tratto da Prima Bergamo del 25 marzo 2022)

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