Giorgio Gramegna, ex concorrente di Masterchef 2, risveglia la passione con le sue ricette afrodisiache
di Laura Ceresoli
Milano - Non c’è nulla di più affascinante per Giorgio Gramegna che osservare l’espressione ingolosita di una persona mentre, in preda all’acquolina, accosta la forchetta alla bocca per provare un piatto inedito. Il primo assaggio, per l’ex concorrente di Masterchef 2, è un po’ come la prima volta: “Sei emozionato perché non sai cosa ti aspetta – spiega il cuoco novarese – Il cibo ispira un sacco di sensazioni collocabili nella sfera del piacere”. Il suo è un approccio sensoriale e voyeuristico, al confine col feticismo, che lo ha traghettato verso una nuova frontiera del gusto, la food pornography. Reduce da una vacanza in Thailandia che è stata per lui “grande fonte di ispirazione culinaria”, Giorgio si è ormai lasciato alle spalle gli insulti ricevuti da Carlo Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri per quella famigerata “colla di fagioli” che gli è valsa l’eliminazione dal talent show ed è pronto a ricominciare con una nuova, pruriginosa, sfida. Danza di ostriche in un campo di gigli, Primavera di acqua dolce e salata e Il filo di Arianna sono soltanto alcune delle piccanti ricette afrodisiache racchiuse nel suo nuovo sito internet. Pagine stuzzicanti, ma mai volgari, nonostante il Parental advisory esplicit food, in cui Gramegna usa i suoi esperimenti dietro i fornelli per riaccendere la passione sotto le coperte e offrirsi, su richiesta, come chef a domicilio.
Come è cominciata questa tua passione per la cucina?
Milano - Non c’è nulla di più affascinante per Giorgio Gramegna che osservare l’espressione ingolosita di una persona mentre, in preda all’acquolina, accosta la forchetta alla bocca per provare un piatto inedito. Il primo assaggio, per l’ex concorrente di Masterchef 2, è un po’ come la prima volta: “Sei emozionato perché non sai cosa ti aspetta – spiega il cuoco novarese – Il cibo ispira un sacco di sensazioni collocabili nella sfera del piacere”. Il suo è un approccio sensoriale e voyeuristico, al confine col feticismo, che lo ha traghettato verso una nuova frontiera del gusto, la food pornography. Reduce da una vacanza in Thailandia che è stata per lui “grande fonte di ispirazione culinaria”, Giorgio si è ormai lasciato alle spalle gli insulti ricevuti da Carlo Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri per quella famigerata “colla di fagioli” che gli è valsa l’eliminazione dal talent show ed è pronto a ricominciare con una nuova, pruriginosa, sfida. Danza di ostriche in un campo di gigli, Primavera di acqua dolce e salata e Il filo di Arianna sono soltanto alcune delle piccanti ricette afrodisiache racchiuse nel suo nuovo sito internet. Pagine stuzzicanti, ma mai volgari, nonostante il Parental advisory esplicit food, in cui Gramegna usa i suoi esperimenti dietro i fornelli per riaccendere la passione sotto le coperte e offrirsi, su richiesta, come chef a domicilio.
Come nasce l’idea del sito www.foodpornography.it?
Il sito nasce come
archivio delle mie ispirazioni culinarie.
La scelta del nome è trasgressiva, ma le immagini sono
molto raffinate ed eleganti, non si scade mai nella volgarità...
In inglese il termine
"pornography" viene associato a qualcosa di divertente e piacevole di
cui le persone non possono fare a meno, come lo shopping. È proprio per questo
che ho scelto il termine Food pornography, per inneggiare a uno smodato amore
per il cibo che non ha niente a che vedere coi significati volgari.
Tu organizzi anche dimostrazioni, lezioni di cucina e un
catering a domicilio, giusto?
Esatto e sul sito si
possono anche prenotare cene, lezioni di cucina, addii al nubilato e un
catering personalizzato. Penso che la passione per il buon cibo sia una delle
cose più belle da condividere con gli altri.Come è cominciata questa tua passione per la cucina?
È iniziata da
bambino: spiavo mia mamma mentre cucinava e, nell'attesa di mettermi ai
fornelli, pensavo già alle mie ricette.
È vero che osservare le persone quando assaggiano un
piatto per la prima volta è una delle cose che adori di più in assoluto?
Certamente, le prime
espressioni durante l'assaggio dicono tantissimo sia del piatto che di chi lo
sta provando.
Il primo assaggio è come il primo bacio?
Non so se il primo
assaggio possa essere esattamente collegato a un primo bacio, ma per molti
sicuramente ha lo stesso potere rivelatore. La prima volta con un piatto
non sai cosa ti aspetta, sei emozionato e hai delle aspettative. Le conferme
arrivano dopo.
Perché ti definisci un feticista del cibo?
Dire
"feticista" forse è un po' estremo! (Ride) Sicuramente il cibo è la
mia più grande passione e mi interessa altrettanto l'approccio che le persone
hanno verso la buona cucina e le esperienze multi sensoriali.
Quali sono le sensazioni che il cibo ti ispira?
Sempre diverse e
multiformi. La tua passione più grande, si sa, ti fa sempre scoprire nuove
dimensioni, tutte collocabili nella sfera del piacere.
Il miglior piatto afrodisiaco da te creato?
Experientia |
Sicuramente
"Experientia", sei strati di puro godimento, una variazione sul
salmone che parte dall’antipasto per arrivare al dessert, passando da note
piccanti, amare, acide, dolci e salate. Consistenze diverse e profumi
penetranti che possono essere assaporati singolarmente o combinati a proprio
piacere, cercando di cogliere la vera anima del piatto. Ogni boccone è
diverso e unico. Da provare e riprovare. È un piatto che servo in una coppa da
Martini ed è composto da un battuto di salmone con zeste di pompelmo, maldon,
pepe nero e olio evo; gelato di avocado; tartare di salmone con salsa di soia
chiara, peperoncino, lime ed aceto di riso; salsa di albicocche e semi di
senape; tataki di salmone marinato in sale, zucchero e caramellato con miele;
briciole di corn flakes, polvere di caffè, ribes e delle piccole quenelles di
uova di lompo.
Accidenti, quanti elementi in un unico piatto…
Già, questo piatto ha
fatto andare letteralmente fuori di testa le persone che lo hanno provato.
Altre tue specialità?
Altri piatti eccezionali
eleggibili a flagship della mia cucina sono il Filetto goloso (filetto di manzo in crosta di cereali con dip al
gorgonzola), Arroganza (scialatielli
con salsa di mango speziato, cipolla marinata, bottarga e coulis di spinaci), Danza di ostriche in un campo di gigli
(ravioli in carta di riso con ostriche uova di salmone e fiori di giglio,
tagliatelle di asparagi, fumetto di crostacei, inchiostro piccante e succo di
prezzemolo), Primavera di acqua dolce e
salata (salmone in crosta di caffè con doppia marinatura, asparagi,
inchiostro, maionese al cardamomo e ikura caramellata), Il filo di Arianna (troccoli con salsa di limone, zeiste, acciughe,
zucchero di canna, basilico e bottarga). Li trovate tutti sul sito.
Per rendere un piatto afrodisiaco punti di più sulle
combinazioni degli ingredienti utilizzati o anche sulle forme dei cibi?
Ovviamente punto su
entrambi, si parte da una combinazione di ingredienti e, in seguito, si crea un
ensemble che sia anche piacevole alla vista e suggerisca l'idea del sapore del
piatto.
Dove trai ispirazione per la tua cucina?
Traggo maggiormente
ispirazione da due elementi: quello che assaggio e le persone che incontro.
Nei tuoi piatti ci sono contaminazioni etniche?
Viaggiando molto
conosco cucine di tutto il mondo che, giorno dopo giorno, entrano a far parte
delle mie influenze.
Viaggi molto, quindi?
Sì, la mia passione
per la cucina va di pari passo con la mia passione per i viaggi: non mi stanco
mai di scoprire e sogno di non smettere mai di meravigliarmi e imparare.
Quale cucina straniera è più afrodisiaca?
Tra le cucine che ho
conosciuto all'estero, oltre alla nostra, trovo molto affascinanti quella
giapponese, quella sud americana e quella francese.
Usi i tuoi piatti per conquistare e sedurre anche nella
vita privata?
Ovviamente quando si
vuole conquistare qualcuno si sfoderano tutte le proprie migliori
qualità!
Sul tuo sito ci sono anche ricette per single…
Ogni ricetta, se
offre sapori inediti e originali, può essere un piatto di successo in ogni
occasione, quindi certamente i single possono ispirarsi liberamente a tutte le
ricette del mio sito. In generale, le proposte che offro al mio pubblico si
dividono in due filoni: le "ricette espresse", piatti molto semplici
e veloci da realizzare che lavorano quasi esclusivamente sugli abbinamenti, e
le "ricette di alto livello", piatti incredibili che però richiedono
qualche abilità in più per essere preparati.
Com’è stata l’esperienza a Masterchef?
È stata totalizzante!
Mi ha insegnato molto e, tra le altre cose, mi ha aiutato a capire chi
sono e cosa voglio.
Senti, ma i tuoi piatti sono davvero così afrodisiaci?
Beh, ci tengo a
precisare che i piatti detti afrodisiaci… non possono fare sempre miracoli!
Un topinambur in mezzo al mare riso vialone nano con crema di topinambur al tartufo, salmone norvegese affumicato, ribes e semi di cipolla |
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