di Laura Ceresoli
Quando con garbo e umanità arbitrava le controversie discusse nel tribunale di Forum, Rita Dalla Chiesa trovava sempre il modo per riempire ogni piccolo intervallo con campagne di sensibilizzazione in sostegno dei suoi amici a quattro zampe. Determinata e combattiva, in questi anni la presentatrice si è esposta più volte pur di proteggere i cuccioli indifesi. Ha lottato per la chiusura dell’allevamento lager Green Hill a fianco di Michela Vittoria Brambilla, ha manifestato il suo disdegno per l’assurda strage di randagi fatta in Ucraina durante le Olimpiadi e spera che, prima o poi, tutte le chiese si ispirino ai dettami francescani spalancando le porte anche ai cani. “Se potessi mi porterei a casa tutti i bastardini che trovo in giro per strada”, confessa Rita che oggi vive con quattro adorabili meticci, tutti con storie strappalacrime alle spalle: Lady, Giulio Cesare, Nina e Pedro. “Non sopporto la violenza contro i più deboli – dice – per questo ho affrontato tante battaglie in tv, anche a costo di inimicarmi una parte di pubblico. Per fortuna ci sono molti animalisti che, come me, hanno a cuore la salute di questi poveri cuccioli”.
Ma è vero che potrebbe tornare a Forum?
Non lo so, anch’io lo sento dire in giro. Per ora sono qui, attendo conferme. Ho fatto la scelta sbagliata e devo capire se dovrò espiarne le conseguenze per tutta la vita o mi sarà data una possibilità di recupero.
Quando con garbo e umanità arbitrava le controversie discusse nel tribunale di Forum, Rita Dalla Chiesa trovava sempre il modo per riempire ogni piccolo intervallo con campagne di sensibilizzazione in sostegno dei suoi amici a quattro zampe. Determinata e combattiva, in questi anni la presentatrice si è esposta più volte pur di proteggere i cuccioli indifesi. Ha lottato per la chiusura dell’allevamento lager Green Hill a fianco di Michela Vittoria Brambilla, ha manifestato il suo disdegno per l’assurda strage di randagi fatta in Ucraina durante le Olimpiadi e spera che, prima o poi, tutte le chiese si ispirino ai dettami francescani spalancando le porte anche ai cani. “Se potessi mi porterei a casa tutti i bastardini che trovo in giro per strada”, confessa Rita che oggi vive con quattro adorabili meticci, tutti con storie strappalacrime alle spalle: Lady, Giulio Cesare, Nina e Pedro. “Non sopporto la violenza contro i più deboli – dice – per questo ho affrontato tante battaglie in tv, anche a costo di inimicarmi una parte di pubblico. Per fortuna ci sono molti animalisti che, come me, hanno a cuore la salute di questi poveri cuccioli”.
A casa è circondata dall’affetto dei suoi animali. Come
convivono tutti insieme?
Ho quattro cani con
un’età dai 2 ai 15 anni, tutti raccolti dalla strada, a parte Pedro, l’ultimo
arrivato, che ha una storia più complicata. Poi ci sono le gatte di mia figlia,
Carlotta e Alice. Convivono tutti molto bene, solo Pedro è un po’ solitario. Controlla
i miei movimenti a distanza e mi segue ovunque come un’ombra. Di notte dorme
sotto una panca vicino al mio letto. Se vede una valigia si intristisce, vorrei
non partire mai per non farlo stare male.
Pedro ha avuto un passato difficile?
Sono stati dei
volontari di Villa Bau a portarmelo a Forum. Lo avevano trovato in un canile
lager in provincia di Frosinone. Era forse un incrocio tra un border collie e
un volpino. Quando l’ho visto per la prima volta era tutto spennacchiato,
denutrito, piccolo e brutto, poverino! Era così malridotto che aveva bisogno di
un padrone speciale. Io che già avevo tre cani, all’inizio ho cercato qualcuno
disposto ad adottarlo. Poi però sono rimasta talmente intenerita dallo sguardo
di questo povero cagnolino che me lo sono portato casa.
Adesso Pedro sta bene?
All’inizio aveva
paura di tutto e di tutti. Non mi lasciava mai, dovevo portarlo in trasmissione
di nascosto oppure stava in camera mia, l’unico posto dove si sentiva al
sicuro. Ora poco alla volta sta diventando più socievole e fiducioso. Però
quando arriva qualcuno con i capelli lunghi e neri trema dalla paura e si va a
nascondere sotto il tavolo. Probabilmente associa questa figura a una persona
che, in passato, gli ha fatto del male.
Ma quando deve partire per un lungo viaggio porta i suoi
animali con sé o li affida a qualcuno?
In treno o in aereo
non li porto mai per non strapazzarli, al massimo vengono in auto con me. Io
preferisco non andare in ferie piuttosto che lasciar solo il mio nutritissimo
drappello di fedeli. Spesso mi rendo anche disponibile ad ospitare in casa mia
gli animali dei miei amici quando devono andare in vacanza e poi loro mi
ricambiano il favore.
Quindi anche le persone che la circondano condividono con
lei l’amore per gli animali…
Difficilmente
frequento persone che non amano gli animali, che portano la pelliccia e che non
rispettano la natura. Al massimo posso capire chi ha paura dei cani perché ha
avuto un trauma da piccolo. Io sono stata abituata fin da bambina ad avere cani
per casa. Quando sono nata, i miei genitori già ne possedevano due. Ho
trasmesso questa passione anche a mio nipote che, fin da quando era in culla,
si affacciava alla carrozzina per salutare i cagnolini che vedeva passare per
strada. Il rispetto per gli animali dovrebbe rappresentare la normalità.
Purtroppo, però, c’è ancora tanta crudeltà in giro…
Io non ho alcuna
remora a dire che auguro tutto il male possibile a chi butta un cane dall’auto,
lo lega a un palo o lo lascia vicino a un guardrail. Perché c’è gente così
crudele? Piuttosto portatelo a un canile, dal veterinario oppure affidatelo a
qualche associazione. Purtroppo abbandonare un animale è diventato uno sport
molto frequente soprattutto in vista delle vacanze. Quando sui social network
girano foto orrende di torture fatte agli animali, mi arrabbio. Io sono la persona
più pacifica del mondo ma quando c’è violenza sui deboli in generale divento
furibonda. In Grecia ho visto una bimba piccola che faceva capricci in un
negozio e il padre l’ha presa a schiaffi: sono corsa subito a chiamare i vigili
per difenderla.
È vero che le piacerebbe poter portare i cani
anche in chiesa?
Sì, e
in alcune città come Torino già si può fare. Gli anziani, per esempio, hanno
bisogno del loro cagnolino vicino, a casa, per strada, quindi perché non in
Chiesa? Io piuttosto non farei entrare chi va a Messa in pelliccia! Papa Wojtyla diceva
sempre che tutti gli animali hanno un’anima. Talvolta sono più intelligenti e
sensibili di noi. Tante mamme abbandonano i loro figli, un cane con il suo
cucciolo non lo farebbe mai. Siamo noi la razza inferiore, non loro.
San Francesco insegna…
Non per
niente lo hanno fatto Santo! Ogni uomo dovrebbe imparare a fare a meno del
superfluo e amare tutto quello che lo circonda.Ma è vero che potrebbe tornare a Forum?
Non lo so, anch’io lo sento dire in giro. Per ora sono qui, attendo conferme. Ho fatto la scelta sbagliata e devo capire se dovrò espiarne le conseguenze per tutta la vita o mi sarà data una possibilità di recupero.
È innamorata?
Vorrei
che le cose continuassero come in questo momento: ho trovato la tranquillità
con un uomo non famoso, ho una vita privata molto serena e intendo difenderla
con le unghie e con i denti.
(intervista realizzata per il settimanale VISTO ad aprile 2014)
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