Benvenuti a Casa Fogli


di Laura Ceresoli
Sulle colline Toscane, tra i vigneti, gli ulivi e la macchia mediterranea, fa capolino l’antico borgo medievale di Campiglia Marittima. In questo angolo di storia, dove il tempo sembra essersi cristallizzato, c’è un Bed and Breakfast abbarbicato sul promontorio che si affaccia sull'Isola d'Elba. All’ombra dei castagni e delle querce che circondano la residenza, spunta all’improvviso un volto familiare, quello di Riccardo Fogli. Già perché il padrone di casa è proprio il noto cantante di “Storie di tutti i giorni” che qualche anno fa ha deciso di trasformare la sua abitazione in un romantico e confortevole luogo di villeggiatura. È una afosa giornata di giugno e l’ex Pooh si sta per mettere ai fornelli per preparare i Casoncelli di pasta fresca, gentile omaggio di un amico di Bergamo. Alla sua gustosa cenetta ha invitato anche una comitiva di simpatici turisti tedeschi che da qualche giorno stanno trascorrendo le vacanze da lui. “Sono molto ospitale coi clienti e quando trovo persone care e discrete amo coccolarle con i piatti che preparo”, svela Riccardo mentre dal suo orto raccoglie alcune foglie di salvia grandi come un palmo di mano. “In questa casa ho dedicato tanto amore e ho fatto invecchiare con felicità anche il mio babbo e la mia mamma. Poi tre anni fa ho deciso di intraprendere questa inedita avventura insieme a mia moglie Karin Trentini”.




C’è un’atmosfera talmente familiare nel suo bed and breakfast che sembra proprio di trascorrere una vacanza tra a amici a casa di Riccardo Fogli…

Praticamente sì. Se non fosse per il patio con una decina di tavoli, le sdraio e la piscina, sembrerebbe più casa mia che un luogo di villeggiatura. In ogni stanza c’è l’angolo cottura, quindi di fatto ognuno può prepararsi il pranzo o la cena quando e come vuole. Ma se trovo clienti particolarmente affabili, ci si mette d’accordo, ognuno porta qualcosa, l’insalata o qualche barattolo, io ci metto la pasta e si mangia tutti insieme. Anche la mattina è di prassi incontrarsi coi clienti verso le 8 per fare colazione, ma se qualcuno si alza più tardi c’è sempre una termos con del caffè caldo. I nostri clienti non vengono mai lasciati soli.

Come nasce l’idea?

Mio figlio Alessandro mi chiedeva spesso di invitare qualche amico a casa. E poi magari arrivavano in 12 e ci dovevamo attrezzare per accoglierli tutti. Così, poco dopo il nostro matrimonio, a mia moglie è venuta l’idea di aprire questo bed and breakfast, vista la passione che ci accomuna per l’ospitalità e per la cucina. Piano piano ci siamo organizzati.

Anche sua moglie condivide la sua passione per la cucina?

Karin prepara tante torte. Durante il pomeriggio siamo inebriati dal profumino che esce dal forno. La verità è che nel bed bisogna servire aranciate e marmellate in dosi mono uso con una data di scadenza. Quindi la mattina a colazione le torte le dovremmo mangiare solo io e mia moglie, ma se un cliente me ne chiede un pezzetto lo condividiamo volentieri.   

Ma capita che qualcuno arrivi da lei senza sapere che dietro questo Bed and breakfast si cela il nome di un cantante famoso?

Certo, non è obbligatorio che tutti lo sappiano. Ci sono persone che vengono apposta per vedermi e altri turisti che non sanno nemmeno chi sono e quando vedono qualcuno che mi scatta una foto si incuriosiscono e chiedono informazioni su di me. Molti se ne vanno e lo scoprono il mese dopo chi era Riccardo Fogli. Qui nella valle c’è anche un bel passaparola. Se una struttura vicina è sold out manda i clienti da noi. A me va bene così, a parte il nostro sito internet non abbiamo neanche speso più tanto in pubblicità. Ho solo tre camere da affittare, quando ho una decina di ospiti  siamo al completo, quindi non è un business.  

Ma avete del personale che via aiuta a portare avanti il bed and breakfast?

Mia suocera è una donna attiva e spesso ci dà una mano, ho un amico di infanzia che quando ho bisogno di tagliare l’erba corre subito col suo trattore, ne ho un altro esperto in ambito elettrico. Insomma è tutto frutto della passione e della voglia di fare e a me diverte molto. Non possiamo permetterci altro personale extra. Infatti per mantenere tutto questo io devo continuare a cantare “Piccola katy” e “Storie di tutti i giorni”. Quando io sono in tour in giro per il mondo si chiude tutto e mia moglie torna a casa dei suoi genitori a Roma.

Ha il pollice verde?

Siamo circondati da 5 ettari di terra. Intorno a noi c’è quello che io chiamo il pratino maremmano, ovvero io taglio quello che cresce, lasciando fare a madre natura. Poi c’è il mio orto. Quando coltivo una zucchina, la guardo cinque volte al giorno per vedere come matura ma non mi decido mai a mangiarla, finché non ne arriva un’altra, perché la considero una mia creatura. Mi piace pure la filosofia dell’agricoltura biologica, abbiamo un posto dove mettiamo tutti gli avanzi organici che poi macerano, fanno i vermi e diventano concime per le piante, come fa Peppa Pig, per intenderci!

Insomma in questo periodo ha una vita intensa e appagante…

Ho tanti altri interessi oltre alla cucina e all’orto. Mi piace correre con mia moglie e gli amici, sono sempre impegnato coi concerti. Amo anche fare murales, dipingo, imbianco. Quando vado in un albergo carino e trovo una parete che mi piace la fotografo, vado a casa e la riproduco allo stesso modo. Questa è la mia vita.  E la vita è bella se ci sono la fortuna, la salute, gli amici, la famiglia e le passioni.

Quanti figli ha?

Due: Alessandro e Michelle Marie, 19 anni più piccola di lui. Li ho battezzati entrambi proprio qui a Campiglia Marittima nella chiesa agostiniana della Madonna di Fucinaia.   

Come vivono questa differenza di età di 19 anni?

Si vogliono bene e si mancano tanto quando sono lontani. Io faccio spesso vedere a Marie le foto del fratello dall’I-pad e lei lo chiama “Dado, vieni”.

Lei ha avuto due figli da due compagne diverse: la madre di Alessandro è Stefania Brassi mentre Michelle Marie è nata dopo il suo matrimonio con Karin Trentini che, tra l’altro, ha 32 anni meno di lei. Come riesce a gestire questa famiglia allargata?

Non c’è conflittualità, ma nemmeno la perfetta armonia. Abbiamo trovato il giusto equilibrio per convivere in maniera civile. Alessandro ha anche un’altra sorella, figlia della mia ex Stefania e del suo compagno, e spesso viene anche lei a trovarci nella mia casa di Bologna o al bed and breakfast. Tutti danno una mano, tutti sono meravigliosamente uniti. Siamo noi adulti a farci tanti problemi, mentre i ragazzi vivono in modo più naturale. Pascoli diceva che bisognerebbe vedere il mondo con gli occhi dei bambini. Loro sono genuini, ingenui, sensibili, dolci, a volte spietati, ma in modo spontaneo. E la vita, vista con i loro occhi, ha il sapore della verità.  

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