Lo show business è donna

di Laura Ceresoli
(Dal Corriere della sera 1 novembre 2013)
Nell’universo glamour e patinato dello spettacolo non serve essere per forza una donna piacente ed effimera per conquistare il grande pubblico. In mezzo alle vallette svampite che ridono e ancheggiano sugli schermi tv c’è anche chi, con impegno e determinazione, è riuscita a farsi apprezzare per intelligenza e professionalità. Tante sono infatti le donne bergamasche che hanno imposto il proprio carisma diventando protagoniste, da manager o imprenditrici in ambito musicale, radiofonico o editoriale. Tra queste c’è Chiara Pezzotta, una rampante trentacinquenne conosciuta nel mondo del cabaret in qualità di manager e co-organizzatrice di spettacoli per il teatro e la televisione. Direttrice commerciale dell’agenzia Smile & the City, insieme a Laura Vincenti e Rossana Capelli, è riuscita a dare risalto alla manifestazione «Ridi ‘n Bergamo», la rassegna comica che ha visto alternarsi sul palco del Creberg e del Gavazzeni di Seriate comici di Zelig e Colorado Café.
C’è poi Laura Ghislandi che, da ex-modella per campagne pubblicitarie in Italia e all’estero, ha deciso di trasformarsi in vj. Oggi è infatti uno dei volti più noti di Rtl 102.5 dove conduce in radiovisione una trasmissione in coppia con Gigio D’Ambrosio. Figlia dell’ex sindaco di Bergamo Cesare Veneziani, anche Lisa Veneziani è il perfetto prototipo di donna in carriera che ha trasformato la sua passione per i gruppi rock in una professione. Se di giorno, nello studio di Mozzo che gestisce con una collega, è una seria veterinaria attenta alla cura di cuccioli malati, la sera dà libero sfogo al suo amore viscerale per la musica dal vivo. Da anni è infatti la manager degli Arriba Litfiba, cover band del gruppo fiorentino capitanato da Piero Pelù. Con il suo impegno è riuscita a portare il cantante Vandero e i suoi quattro soci alla ribalta, facendoli esibire sui palchi più in vista di Bergamo e provincia. «La scoperta di locali dove la musica, originale o cover, viene suonata con passione per me è stata meravigliosa - conferma Lisa Veneziani -. Ho cominciato ad avvicinarmi a questa realtà per caso, chiacchierando con i musicisti e con i gestori dei locali. Cercare di combinare date per le band che apprezzavo con i miei locali preferiti è stata una naturale conseguenza. Casualmente, poi, mi sono ritrovata con un compagno musicista».
Lisa insomma è una donna eclettica, dotata di una viva curiosità che le fa cercare continui stimoli per arricchire il suo curriculum professionale: «Oltre al mio lavoro di medico veterinario, ho aggiunto una serie di impegni collegati alla mia professione: sono membro del consiglio dell’Ordine, delegato provinciale della nostra cassa di previdenza e past president del Circolo veterinario bergamasco. E poi ho il puro piacere di aggirarmi per i locali che propongono musica dal vivo sponsorizzando i miei artisti preferiti. Penso che molte donne abbiano le risorse fisiche e mentali per potersi dedicare alla carriera, alle proprie passioni e alla famiglia senza penalizzare nessuna di queste e, anzi, cogliendo da ognuno di questi ambiti stimoli ed energie da riversare negli altri». Cresce anche il numero di donne orobiche che sceglie di mettersi in proprio aprendo locali. Oggi circa il 50% di quelli che aprono a Bergamo sono guidati da una figura femminile.
È il caso di Marilena Avogadri che sei anni fa, insieme al marito Davide Drusin, ha aperto uno dei locali più apprezzati dai musicisti orobici, il Druso. Nonostante le alterne vicende che hanno visto questo bar di via Galimberti a rischio chiusura, Marilena è riuscita a ritrovare l’equilibrio economico che le ha consentito di affrontare una nuova stagione musicale all’insegna di dj set ed esibizioni live. C’è poi chi ha puntato sull’editoria culturale. Classe 1984, laureata e giornalista professionista, Silvia Valenti ha da poco iniziato la carriera di direttrice di «Fratelli d’Arte», magazine online con sede nazionale all’Aquila che ha l’obiettivo di fare riemergere la ricchezza culturale italiana: «Alla base - spiega - c’è l’idea di creare una struttura che organizzi eventi nazionali e internazionali, contando su una rete fortemente radicata sul territorio e in continua espansione. L’obiettivo è interloquire con la pubblica amministrazione e le istituzioni al fine di poter risolvere le esigenze di questi floridi apparati culturali che, con il loro contributo, potrebbero far ripartire la nostra economia. Arte, musica e letteratura, infatti, non sono solo un aspetto culturale e sociale, ma soprattutto economico».

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